Uno spazio innanzitutto professionale, con gli esperti con gli occhiali, ma anche interattivo, dove mettersi in gioco personalmente e in gruppo, dove creare, dove osservare, e dove buttare nel fuoco i propri fantasmi, e mettere nello zaino qualcosa.
Uno spazio teatrale, dove essere e vedere giovani attori diventare altre cose da sè, e potersi personificare in loro.
Farlo all’infinito, con l’arte libera e arcaica di Riccardo Bruni, che permette di “errare per errori”.
Rivolto a noi che siamo ragazzi oggi, o che lo siamo stati, o che ne abbiamo qualcuno come figlio. Incontriamoci lì, per avere un’altra mappa, una in più, con occhi diversi dai soliti.
Giulia Borriello[nggallery id=1] Perché il piacere è un tema ricorrente dell’Adolescenza, oggi più che mai scandito e sottolineato dai media e dai social network.
E il piacere deve essere presente, perché la vita ci offre piacere, anzi è la vita che ci deve piacere.
Ma il piacere va cercato e capito, scoperto e gustato. Allenare la mente e i sensi al piacere è il fitness della crescita.
Capire e gustare l’arte in ogni forma di espressione, teatrale, visiva, grafica e fotografica, persino ad occhi chiusi per conoscere e comunicare se stessi, mettendosi in gioco perché giocare è un piacere.
Conoscere se stessi e il proprio corpo, disegnando; imparare, giocando, il rispetto e la fiducia dell’altro e vivere in questi termini il piacere dello stare insieme e il diritto al benessere sessuale.
Un percorso per adolescenti e adulti che lo sono stati, ma non sempre lo ricordano, per liberarlo da condizionamenti e distorsioni, contaminazioni e fuorvianti costrizioni.
Un evento di successo per i ragazzi che hanno riso e sorriso, apprezzato il divertimento e provato e imparato il piacere di conoscersi, esprimersi e comunicare.[nggallery id=2]

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