La sessualità non deve essere vissuta né come un tabù né come un modo per sentirci più grandi.
È una parte importante della nostra vita, un bene della persona, un diritto che la legge tutela anche per noi adolescenti.
Dobbiamo, perciò, conoscerla e imparare a difenderla.

Anche l’omosessualità è manifestazione del diritto alla realizzazione della propria personalità e tutti siamo uguali di fronte alla legge senza distinzione di sesso.

Gli atti sessuali

Quando la legge parla di sesso non si riferisce solo ai rapporti completi (coito, penetrazione), ma a qualunque atto indicativo di un impulso sessuale: petting, carezze, baci (anche se non profondi), rapporti orali ecc., sono tutti vietati se non rispettano i limiti dell’età del consenso (per approfondire l’età del consenso, clicca qui).
E ancora:
L’atto sessuale deve essere un atto voluto da entrambi i partner: nessuno deve neanche sfiorarci se non lo vogliamo.
E questo vale anche se siamo maggiorenni: è reato (violenza sessuale) qualsiasi atto sessuale che noi non desideriamo.
Non dobbiamo mai lasciarci intimorire o subire: chiediamo aiuto a qualcuno di cui ci fidiamo, senza paura.
È, poi, importante distinguere il “corteggiamento” dalla molestia (fisica e psicologica), il corteggiatore dal molestatore o, peggio ancora, dallo stalker.

I comportamenti a sfondo sessuale

Non dobbiamo avere remore o resistenze o paura di denunciare chi ci infastidisce: è l’unico modo per farli smettere.
Anche chi offre a un minore d’età regali o denaro in cambio di atti sessuali, va denunciato: la prostituzione minorile è un reato grave.
La nostra sessualità, il nostro corpo sono beni preziosi: non dobbiamo venderci né svenderci. Dobbiamo acquisire consapevolezza dei nostri diritti, delle nostre azioni e, anche, delle nostre emozioni: difenderci da chiunque voglia approfittarsi di noi, illudendoci o impaurendoci.
Ricordiamo: nei consultori c’è sempre qualcuno che può ascoltarti e occuparsi di te (clicca qui per saperne di più).

Resta aggiornato sulle iniziative di AdolescenDay